mercoledì 24 aprile 2013

March Favourites

Quando mi sono resa conto che stavo già facendo mente locale sui preferiti di aprile, mi sono finalmente detta che era giunta inesorabile l'ora di pubblicare il post sui preferiti di marzo. Che fra l'altro è stato proprio un mese ricco, denso di grandi scoperte, riscoperte, bocciature e di - udite, udite- pochissimi acquisti. 
La mia amabile amabile tesi infatti mi sta tenendo incollata ad una banca dati che posso consultare solo ed esclusivamente in facoltà e quindi ogni mattina prendo il mio culetto e lo staziono per tutto il giorno su una scomodissima sedia in biblioteca: se da una parte questa cosa ha completamente azzerato il mio tempo libero e peggiorato la mia circolazione, dall'altra mi ha dato la possibilità di truccarmi tutti i giorni e di testare i prodotti per veramente tante tante ore. Certo, non voglio dire che adesso sono una persona seria e scrivo reviews affidabili, ma insomma sento che ci sono dei miglioramenti. Devo però ammettere che sebbene mi sia truccata tutti i giorni, la fantasia non l'ha certo fatta da padrona: un  po' perché alle otto di mattina io ragiono ancora in bianco e in nero e non è certo l'ora per fare esperimenti con i colori e un po' perché passo le mie giornate con individui di sesso maschile a cui sto cercando di insegnare la differenza tra viola e rosso e quindi insomma potete capire le soddisfazioni.
 
 
 

 
 
Ma vediamo nel dettaglio su chi sono ricadute le scelte questo mese. Uno primo sguardo d'insieme può mostrarvi che la primavera non ha alcuna influenza sulle mie preferenze cromatiche, al massimo sui miei ormoni. Lì ha effetti devastanti, ma questa è un'altra storia.



 
Too Faced Shadow Insurance
Lui probabilmente dopo l'avvento dei rossetti decenti e il pennello per stendere il fondotinta è stata la più grande rivoluzione cosmetica che io abbia vissuto e mi sento di ringraziare MisatoS. per avermelo consigliato. In primis ne basta veramente una goccia e quindi la confezione vi durerà veramente a lungo - io ho una travel size trovata in un cofanetto di Natale e da gennaio la uso tutti i giorni e ne ho ancora a pacchi [ndr: gergo giovane, tipicamente maschile]. Non è coprente quindi non vi cancellarà disocromie o problemi importanti, ma essendo semisheer vi darà una leggerissima uniformata alla palbebra. Una volta steso, potrete subito stendere l'ombretto senza dover prima fissare una cipria in quanto né vi si crearanno macchie né avrete difficoltà a sfumare. Ma quali sono le due funzioni che me la fanno amare davvero così tanto?! In primis restituisce dignità a ombretti poco scriventi che si meriterebbero solo un volo dalla finestra e in secondo luogo fa davvero durare il trucco ore, ore, ore senza che si creino pieghette o senza farlo svanire lentamente. Posso tranquillamente truccarmi la mattina e arrivare fino alla sera con il trucco occhi intatto. Anche se ci infilo una o due pinte di birra nel mezzo. Ho scoperto che regge anche al rum, a differenza della sottoscritta. E' cosa nota che l'alcool diminuisce drasticamente durata e resa del trucco, vero?!

 

 
Mac Paint Pot in Quite Natural
In questo caso è stato il colore a rapire letteralmente il mio cuore ed "Quite Natural" direi che è davvero calzante: è un marrone medio neutro, che una volta sfumato forse tende più al freddino. Dà definizione all'occhio, risultando però molto naturale, perfetto per un look un po' grunge. Oh mio dio, l'ho detto davvero?! Perdonami Kurt. La comodità è un altro punto a suo favore, ne basta una punta e si sfuma benissimo anche con le dita senza dover ricorrere ai pennelli. L'unica cosa che mi perplime è la durata, sarà che avevo aspettative altissime su questo tipo di prodotti ma un po' ci sono rimasta male quando ho notato che non reggeva mai quanto il primer Too Faced. Da solo regge infatti  4-5 ore con molta dignità - che non sono pochissime eh - prima di concentrarsi nelle pieghette.  Fissato con un ombretto la durata migliora leggermente, ma dopo il colore sembra quasi svanire. So che ha del paranormale, ho già avvertito la Fox che mi ha già fatto sapere che inserirà il tutto nella terza stagione di American Horror Story. Con il primer sotto chiaramente dura pure una settimana, ma così siam buoni un po' tutti, no?! Comunque sicuramente anche se la durata non è al pari dello Shadow Insurance, rimane comunque un prodotto che sto amando tantissimo e che vista la comodità e la bellezza del colore ha ormai oscurato tutti gli altri ombretti in crema.



 

Urban Decay Basics Palette
Dopo essere finita nella non-wishlist di mezzo mondo, eccola qui nei miei preferiti. Ma che vi volete fare, io sono una personcina triste che non ama i glitter e roba colorata, come potevo snobbarla?! Inizialmente non mi aveva convinta il fatto che avesse un po' troppo colori chiari, ma una volta vista dal vivo non ho comunque saputo resisterle. E' la mia prima palette UD e posso dire che la qualità mi sembra davvero buona ma sicuramente non la migliore che abbia mai provato. La texture è morbidissima, non sfarinano eccessivamente e sono tutti pigmentatissimi, eccezion fatta per Walk of Shame.Si sfumano che è una meraviglia, a differenza del Matte di Inglot di cui vi avevo parlato nei preferiti di febbraio. Però, sì c'è un però, ho notato che senza primer non durano moltissimo, a differenza ad esempio sempre dei Matte di Inglot o dei miei due ombretti Nars. Esempio: il paint pot Mac se lo fisso con il matte di Inglot mi dura molto di più rispetto a che se lo fisso con questi di Urban Decay. Però ecco, se utilizzati con un primer non vi faranno una piega nemmeno a piangere e quindi credo che, almeno per me, il problema sia davvero minimo. Il colore che sicuramente amo senza riserve è Faint, un marrone medio che ai miei occhi risulta tendente al freddino - Sephora lo descrive come caldo, secondo me ci va giù di crack peso - che uso ormai praticamente tutti i giorni. Ah e inutile dire che ormai il nero è diventato IL nero di ordinanza, superando persino il mio amatissimo ombretto della Sleek Ultra Matte. Comunque per una review super accurata vi rimando a questa di Ale di Dotted Around, corredata di foto, swatches e descrizioni di colori attendibili.. non come le mie insomma.
 
 
Mac #217 brush
Anche voi avete speso buona parte della vostra vita a cercarne un valido dupe?! Se volete un consiglio da amica, deponete l'ascia di guerra e rassegnatevi al fatto che se vi piace questa tipologia di pennello vi conviene subito investire quasi 25 euro sull'originale. E' veramente un signor pennello, non so di preciso quale caratteristica lo faccia essere tale ma assicuro che persino in mani poco esperte riesce a fare miracoli.



 

Nyx Cream Blush in Tea Rose*
Devo dire che fra tutti i prodotti Nyx provati sino a dora i blush sono quelli che più mi hanno rapito il cuore. Se i blush in polvere sono acclamati da tutto il web, sui blush in crema invece le opinioni si spaccano e non sono un univoco coro di lodi. La texture è in gel, sono pigmentatissimi ma si sfumano benissimo, senza rischio di creare macchie anche se applicati su polveri. Il finish è leggermente glowy e la durata è buona. Unico punto negativo è che risulta leggermente appicicosetto appena steso ma in definitiva la mia esperienza è stata più che positiva. E poi il colore?! Cioè lo adoro, un rosa carne molto naturale, sembra la versione in crema e più pigmentata del mio amato Doceur. Occhi a cuoricino. 
 
Nars Pure Matte Lipstick in Terre de Feu
Quante volte vi ho detto che adoro questo rossetto?! Ecco non saranno mai abbastanza. Il colore va beh è la fine del mondo e fin qui ci siamo. Ma la cosa più sconvolgente è che lui dura veramente un'infinità, supera persino i Matte di Mac che già ai tempi mi sconvolsero in quanto a durata. Inoltre è opaco, ma un opaco veramente opaco e che per di più non incartapecorisce le labbra. Se davvero Nars dovesse approdare in italiche terre credo che questi rossetti saranno la prima cosa che punterò. Ho assolutamente "bisogno" di ampliare il range. Per vederlo sulle mie labbra - ci aggiungerei pure un che culo! - clicca qui, ultima foto in fondo, un po' come le indicazioni per il gabinetto.
 


 
Tangle Teezer
Se tutte le mattine vi svegliate con una voglia matta di spazzolarvi i capelli, non avete nodi e non temete questo momento come una visita dal dentista allora questa spazzola non fa per voi. Se al contrario, per voi spazzolarvi i capelli era diventato talmente traumatico che ormai preferivate lasciare i capelli annodati in amabili dreadlocks allora forse potrebbe essere un buon investimento. Io grazie a lei ho semplicemente ricominciato a spazzolarmi i capelli quotidianamente, senza delegare questo momento a quando i miei capelli erano cosparsi di maschere ultra siliconiche sotto la doccia. Non è una pratica dolorosa, non vi ritroverete con un toupet di capelli in mano dopo aver finito e non tende a rovinare quel poco di piega che i miei capelli si ritrovano in quanto non li elettrizza - dubito che esista questo termine tecnico ma spero mi abbiate comunque compresa. Chi devo ringraziare per questo acquisto?! Sì sempre Chia, le è bastato nominarla in mezzo rigo nel post sui preferiti del 2012 e già dopo una settimana questo gioiellino era in mio possesso.

Tape Deck Heart by Frank Turner
Recentemente è finalmente uscito il nuovo album di Franco Giratore. Io ho chiaramente già fatto il preorder, mi sono già letta tutte le liriche e so già tutte le canzoni a memoria, bonus tracks comprese. Sono già carica al pensiero di vederlo live. Per la terza volta. Si lo so, sono una stalker.
Vi lascio con la mia canzone preferita, nonché la più triste dell'album. Poteva essere diversamente per una che ha fatto del pessimismo e del male di vivere una regola di vita? No.



E voi avete provato qualche prodotto citato? Niente da dichiarare?



Follow me on Twitter & Facebook
 
 
 
*Il prodotto mi è stato inviato a scopo valutativo dall'azienda. La mia opinione è sincera e non sono stata pagata nè costretta a scrivere niente. 



martedì 2 aprile 2013

Hoola by Benefit Vs Taupe by NYX

"Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior."
Alla faccia di chi mi diceva che il latino non mi sarebbe mai servito a nulla. Forse non si immaginava che avrei dedicato questo carme di Catullo ad una tecnica di make up. Ebbene sì, queste due righe sintetizzano alla perfezione ciò che io provo verso la tecnica del countouring. Amo, perchè secondo me ha davvero un potere di migliorare l'aspetto di una persona in maniera pazzesca. Odio perchè è davvero difficile ottenere risultati soddisfacenti, al pari delle mie aspettative. O almeno questo è quello che accadeva fino a poco tempo fa.
 
Dato che sulla tecnica del contouring sono stati spesi milioni di post e altrettanti video, credo sinceramente che non ci sia bisogno che io mi esprima con tecnicismi e virtuosismi che non mi sono per nulla propri. Quindi, giusto perchè non siamo qui ad incartare le uova con i giornali online [cit.], vi lascio questo video di Lisa Eldrige, che almeno per la mia esperienza è stato a dir poco illuminante.
  
Passando invece alla mia esperienza, posso dire che per me il percorso per arrivare ad un risultato quasi decente è stato lungo, oserei dire mistico. Al confronto "7 anni in Tibet" sembra una scampagnata fuori porta di pasquetta più lunga del previsto.
 
 

 
 
Seguendo l'ordine cronologico di arrivo in casa, la prima di cui vi parlerò  è Hoola. Hoola è un prodotto Benefit, quindi packaging adorabile tanto quanto prezzi poco friendly (33 euro per 8 gr di prodotti).  La texture della polvere è un qualcosa di meraviglioso: per niente polverosa, quasi cremosa e scriventissima. Praticamente sarebbe stato il blush perfetto. Ma essendo che per me il suo primo compito da assolvere è quello di polvere da contouring, tutto ciò non rema a suo favore: ok la non polverosità ma la scrivenza eccessiva diventa talvolta davvero pericolosa. Nella mia mani, direi che potrebbe quasi essere un'arma di distruzione di massa. Uscire di casa come un'apache che si accinge alla lotta non è mai stato così semplice. Altra nota negativa, è il colore: secondo me per quanto sia effettivamente un marrone freddo e non ci sia nemmeno un mezzo punto di arancione, manca del rosa e  per una carnagione chiara come la mia non è certo il colore ideale per riprodurre l'ombra. D'estate con un minimo di abbronzatura in più, la situazione migliore e riesco a sfruttarla con meno paranoie. Chiaramente d'inverno, la evito come la peste durante il giorno perché a causa del colore l'effetto non è mai naturale: la sera, complici le amate tenebre e le luci artificiali, il nostro rapporto migliora e la convivenza è più pacifica. Come si suol dire, di notte siam tutti più belli. 
 
A questo punto può partire la mia dichiarazione di amore eterno per il blush Taupe* di NYX. Ebbene sì, con lui ho trovato la pace dei sensi. Il colore è un talpa rosato che dalla confezione ispira quanto l'ultimo sformato nato dalla collaborazione fra Antonella Clerici e Anna Moroni,  ma vi assicuro che per una carnagione chiara è assolutamente perfetto per riprodurre il colore dell'ombra. La scrivenza non è elavata e ciò permette di costruire il colore, senza rischiare incidenti di percorso. L'effetto che si ottiene è assolutamente naturalissimo e di conseguenza assolutamente sfruttabile anche con l'impietosa luce naturale del giorno che non perdona nulla. Non è completamente matt a differenza di Hoola, ma è leggermente satinato; in realtà per quanto questa cosa inizialmente mi avesse spaventato, una volta sfumato l'effetto è praticamente opaco. Ultimo particolare non irrilevante, il prezzo è meno di un terzo rispetto al blush di Benefit, circa 9 euro, e al momento in Italia è possibile reperirlo anche sul loro sito ufficiale. Se mi permettete una inutile digressione, dopo il loro annuncio dell'arrivo nello stivale e dopo mesi di silenzio stampa mi sarei aspettata almeno un negozio fisico. Insomma tutto 'sto puzzo per un sito?! Anche meno.
 
 
da sx a dx: Hoola - Taupe
 
 
Due parole sul miglior pennello che fino ad ora ho provato. Chiaramente nuova review, nuova citazione. Anche giusto per ridimensionarci dai toni aulici di apertura.
 
 
Beh, potrei chiudere qui la mia review sul pennello da contouring, contenuto nel set viso Real Techniques. Potrei ma mi piace così tanto tediarvi che non lo farò. Innanzitutto è davvero un pennello piccolo ed è perfetto per una zigomo-free come me: questo prezioso insegnamento mi è stato dato da Chicca di A Colorful Mess, durante una mia attività di stalkeraggio ad uno dei suoi post ad argomento pennelli. Fra l'altro ultimamente ha sfoggiato sul blog un trucco ispirato a quella gran gnocca di Brody Dalle che mi ha fatto palpitare. Quindi insomma se non siete già fanz, iscrivetevi. Subito. Ora. Tornando al pennello, la forma è appuntita e ciò consente di essere molto precise. Al tempo stesso sfuma benissimo la polvere perché è molto cicciotto e soffice e pertanto è impossibile lasciare strisciate. Come avrei potuto non amarlo, praticamente è il formato mignon del mio venerato blush brush?!
 

 
 
Sperando che questa infinita review possa tornare utile a qualcuna in qualsiasi modo - che so io, magari soffrite d'insonnia e vi concilia il ricongiungimento a Morfeo -  mi ritiro nelle mie stanze. E voi cosa ne pensate del contouring?! Fate parte del Fan Club o del Fan Culo**?!
 
 
 
 
 
*Il prodotto mi è stato inviato a scopo valutativo dall'azienda. La mia opinione è sincera e non sono stata pagata nè costretta a scrivere niente.

** Toccare livelli di tristezza infinita. Fatto.