mercoledì 31 ottobre 2012

Mary-Lou Manizer aka The Luminizer by The Balm

Se anche voi subite il fascino delle Pin Up anni '50 e siete sotto ferreo giuramento di non fare più acquisti cosmetici per un pò, non recatevi mai da Gardenia: potreste imbattervi nell'espositore di The Balm e a quel punto il passo a rompere ogni giuramento sarà breve.
A me è successo così: dovevo accompagnare una mia amica a scegliere un buon fondotinta con l'ordine tassativo di non permettermi di comprare niente. Tutto sembrava filare liscio fino a che Lei non ha intralciato il mio cammino: Mary-Lou Manizer ovvero l'illuminante firmato The Balm. Abbiate pietà le foto fanno ancora più schifo del solito ma oggi la luce non mi è proprio venuta in aiuto e ho dovuto litigare con regolazioni varie, iso e bilanciamento del bianco e il lavoro di post produzione è stato massiccio ma inefficacie.





  
Devo essere sincera: io e gli illuminanti non abbiamo mai avuto un rapporto idilliaco. Ho provato quelli in crema della Elf e ne ero rimasta davvero interdetta, idem con alcuni in polvere pieni stracolmi di glitter (uno a caso quello di Kiko nella scatolina) e ormai mi ero arresa all'idea che non avrei mai trovato l'illuminanate perfetto e avrei dato una chance solo al Soft and Gentle di Mac. Ma la dolce galeotta Mary-Lou mi ha completamente rapito il cuore al primo incrocio di sguardi.
Va beh, sul packaging non spendiamo troppe parole, perchè tutti quelli di the balm parlano da soli: la confezione è di plastica è molto pratica ed è dotata di un ampio specchietto.. e in più stampiamoci sopra una bella e bionda Pin Up dalle labbra rosse tanto per non farci mancare nulla.
 
 
 

 
 

La formulazione è in polvere, che io personalmente preferisco a quelle in crema (stesso discorso vale per i blush): con le formule in crema infatti si ottiene sicuramente un finish più bello ma non sono adatte a una pasticciona perennemente in ritardo come me. E' una tonalita molto neutra, con dei microglitter all'interno che una volta stesi non si notano ma contribuiscono ad ottenere l'effetto satinato. In più è pigmentatissimo e se quindi preferite ottenere un effetto più soft lo dovrete applicare con moderazione. Io preferisco usare le dita per illuminare l'arcata sopraccigliare e l'arco di cupido e il pennello per illuminare gli zigomi.


 
 

L'effetto finale sarà una luminosità diffusa, un vero e proprio effetto glowy capace di risaltare al meglio la forma del vostro viso.
Qui di seguito vi mostro degli swatches sotto varie luci: il prodotto non è sfumato ed è stato applicato con le dita affinchè fosse più visibile.






Il prezzo è di 14.90 euro ed il marchio The Balm è reperibile solo presso le profumerie La Gardenia (e per fortuna è abbastanza lontana da casa mia, aggiungerei).
A mio avviso è un prodotto consigliato se il vostro obiettivo è mettere in luce zone strategiche del viso ma con un'effetto finale molto discreto e naturale.
E voi volete brillare come dive del cinema anni '50?!




 
 
 
Perdonatemi se alla fine vado sempre a cadere qua: ma adoro Mannarino e non potevo non postarvi questa canzone "Mary Lou".
 
 
 
 

Avete provato nulla di questo brand? Oppure avete già un illuminante che non abbandonereste mai per nulla al mondo?

Al prossimo post

xxx

lunedì 29 ottobre 2012

The Song of the Week: "Please, please, please" dei The Smiths

Sono arrivati i pinguini. E questa che vi propongo oggi è proprio una canzone perfetta da ascoltare in un grigio e freddo pomeriggio piovoso. Questo week end infatti ero sulla costa tirrenica a Vada, vicino Livorno, dove abita il mio ragazzo e il pomeriggio sono andata a godermi un pò di mare tempestoso, giusto per fare un pò pace con questa stagione che odio tanto. Armata di Ipod, appena arrivata, ho trovato uno spettacolo bellissimo: il mare era, passatemi il francesismo, incazzato e sembrava di essere in quadro di Fattori. I the Smiths mi sono sembrati la migliore colonna sonora che potessi scegliere.


Gli Smiths erano un  gruppo alternative rock di Manchester, formatosi nel 1982 dall'incontro dell'allore scrittore Morissey, che ne diventerà il lead singer, e del chitarrista John Maher. Morissey spesso ama raccontare il motivo che si cela dietro la scelta del nome del gruppo: Smiths infatti in Inghilterra è un cognome estremamente diffuso (come ad esempio qui in Italia lo può essere Rossi) ed è stato scelto proprio in virtù della sua semplicità per andare contro alla moda di quegli anni di alcune band di scegliere nomi artificiosi e complessi per nascondere banalità e vuoti di pensiero. Di sicuro, invece loro non possono essere tacciati di banalità: a partire dal sound, Morrisey e compagni hanno infatti sempre amato sperimentare nuove sonorità. Per non parlare poi delle liriche dei brani in cui hanno sempre toccato argomenti scottanti per l'epoca. Gli Smits infatti si sono sempre distinti per un un passionale impegno politico: non ultimo il fatto che Morrisey in primis abbia sposato la causa vegana, intitolando addirittura il loro secondo album "Meat is Murder" e vietando agli altri componenti della band di farsi fotografare mentre mangiavano essere viventi. Al momento Morrisey ha avviato una carriera solista e non sono previste reunion.

Se vi piacciono però potete godervi alcune delle loro canzoni nel bellissimo film "500 days of Summer" (la cui orribile traduzione italiana è 500  giorni insieme.. ma perchè lo fate?! perchèèèèèèèè?!!!!!!!). Questo film a mio parere rasenta la perfezione: dalla colonna sonora, alla scelta degli attori, alle scenografie è tutto davvero ben fatto. Bellissima la scena in cui gli sguardi dei protagonisti si incrociano mentre scelgono un vinile. Vi avverto però che se vi piacciono le storie d'amore smielate questa non fa per voi: cito infatti l'incipit stesso del film "Questa non è una storia d'amore. E' una storia sull'amore"

 
 
 
 
Avrete poi sicuramente notato che ho apportato un paio di modifiche alla grafica del blog: ho cercato di rendere il tutto un pò più sobrio, più in linea con i miei gusti personali. In realtà avevo in mente qualcos'altro  ma andava ben oltre le mie competenze informatiche e avevo chiesto una mano al mio ragazzo, che è un illustratore e grafico, ma sembra essersi immunizzato alla mia insistenza e quindi per ora mi dovrò accontentare di queste semplici modifiche. Inoltre, nell'assurdo caso non siate già sature di me e vi possa quindi interessare, ho anche aggiunto sulla barra laterale un widget con il collegamento al mio personale profilo Instangram @enrica_mo0ds (a proposito, Enrica è il mio vero nome. Piacere di conoscervi :))

Spero che la canzone e le modifiche vi siano piaciute.

Al prossimo post

xxx

mercoledì 24 ottobre 2012

From Barcelona with love: Haul Nars

Appena i miei mi dissero che sarebbero partiti per una vacanza di cinque giorni in Crociera e che avrebbero fatto tappa a Barcellona, ho avuto un moto di gioia per ben tre motivi: 1) avrei avuto casa libera per 5 giorni; 2) ero sinceramente contenta che i miei si sarebbero presi una bella pausa relax insieme; 3) Sephora a Barcellona vende NARS!!!!!
Il passo da lì a creare una wishlist kilometrica è stato breve e quindi dopo aver cercato swatches in praticamente tutti i blog di mezzo mondo ho stilato su carta le mie personali preferenze (che potete trovare anche qui). Quella santa donna di mia madre, spinta un pò anche dal senso di colpa di avermi lasciato a casa sola (non ha ancora capito che io ci sto benissimo, per ora però funziona quindi non svelo il segreto..), si è recata da Sephora e mi ha preso praticamente tutto quello che c'era sulla lista, nonostante io le avessi espressamente detto di scegliere giusto qualcosina: Doucer, un blush in polvere al posto del molto simile fratellino in crema Penny Lane che era sulla lista ma che non era disponibile nello storer, un altro blush in polvere Exibit A, una palette di due ombretti Isolde e un rossetto della linea Matte Terre de Feu. Inutile dirvi la mia gioia quando ieri mattina ho scartato tutti i prodotti, praticamente sembrava Natale. Dopo un'iniziale momento di iperventilazione dato dalla gioia ho iniziato a provare tutto tanto che quando ho finito sembravo la figlia illeggitima di Moira Orfei e Joker di Batman. Struccata, mi sono subito applicata rossetto, ombretto e Doucer: non li ho testati a lungo quindi non mi sono fatta un'opinione chiarissima ma mi sento di dirvi che la qualità e la durata di questi prodotti è veramente ottima.




 
 
 
 




 


Adesso mi piacerebbe presentarvi i miei bimbi uno alla volta.

Il primo di cui voglio parlarvi è Terre de Feu, un rossetto rosso borgogna matte: il colore è leggermente più chiaro di Dark Side (swatch qui) di Mac e rispetto a quest'ultimo tende più al rosso che al viola. E' pigmentatissimo e scorre sulle labbra che è un piacere, nonostante il finish sia matt infatti non è la texture non è per nulla dura. La durata è strabiliante, ma davvero strabiliante, tale da far impallidire alcune tinte per labbra: sarà sempre lì anche se mangiate (beh chiaramente ponendo un pò di attenzione) bevete e fumate (un brutto viziaccio, spero non ne siate affette anche voi). Inoltre non secca particolarmente le labbra e non evidenzia le pellicine o le rughette. Lo AMO. Tantissimo.





Doucer è invece un blush matt marroncino leggermente rosato: inizialmente era quello che mi aveva lasciato un pò dubbiosa perchè la pigmentazione non è il massimo e temevo che sulla pelle non si sarebbe notato. In realtà adesso è quello che amo più di tutti: credo che la scarsa pigmentazione sia dovuta al fatto che l'obiettivo di questo blush sia donare un colore sulle guance effetto naked che però scolpisca gli zigomi, per la serie non-ho-bisogno-di-truccarmi-per-avere-due-zigomi-alla-Heidi-Klum (si si certo come no..). E vi assicuro che esalta gli zigomi meglio di qualsiasi contouring magistralmente eseguito, parola di una portatrice sana di viso tondo ossessionata dalle guance scavate. Inutile dirvi che lo swatch non gli rende per nulla onore.






Data la fama di cui godono i blush Nars ho deciso di fare doppietta ma sono passata ad un'estremo opposto: Exhibit A é infatti uno dei  blush meno sobri e meno naked che abbia nel mio beauty. E' un rosso corallo matt davvero intensissimo in cui la componente arancione è predominante: occorre applicarlo con una mano leggerissima perchè è davvero pigmentatissimo. E' comunque molto sfumabile quindi l'effetto macchia è facilmente scongiurato.






Ciliegina sulla torta, il duo eyeshadow Isolde che è composto da due ombretti, uno color oro e uno marrone entrambi molti caldi e satinati.Questi ombretti sono scriventissimi, non sfarirano e sono luminosissimi pur avendo dei glitter praticamente invisibili: una delle migliori texture di ombretti che abbia mai provato. 





Sui prezzi purtroppo non so dirvi granchè dato che non li ho pagati io ma sul sito mi pare di ricordare che i prodotti venissero tutti intorno ai 26 euro l'uno.
Sono davvero contenta delle mie scelte e non sono stata delusa da nessuno (magari fossì così brava a scegliermi i fidanzati XD).

Inoltre mia mamma e mio babbo mi hanno fatto ulteriori due regalini a sorpresa con cui sono riusciti a fare davvero centro, dato il mio amore incondizionato per qualunque cosa abbia a che fare con la caffeina e la passione per i packaging vintage: a Marsiglia, un'altra delle tappe previste dalla Crociera, hanno infatti preso due tazzine da caffè di Starbucks (io avevo già la tazza per l'Americano con il logo di Starbucks che uso tutte le mattine, cascasse il mondo, mentre passo in rassegna tutti i vostri blog) e un panetto di sapone di marsiglia profumatissimo conservato in una confezione di latta fantastica!





Insomma devo ammettere che i miei sono stati davvero carinissimi, alla fine sono grande e grossa e i regalini non sarebbero più necessari ed è anche questo che li ha resi ancora più speciali (momento di pathos e di commozione).

E a voi sono piaciuti? Avete provato nulla del brand Nars? Consigli per una prossima wishlist sono chiaramente ben accetti :)

Al prossimo post

xxx




lunedì 22 ottobre 2012

My Holy Grail: Blended Face Powder by Clinique

Precisiamo che ho una sorta di ossessione maniaco compulsiva nei confronti delle ciprie, che diventa incontrollabile quando si parla di ciprie in polvere libera. Beh lì potrei diventare pericolosa. La cipria porta con sè il fascino dell'antico, delle eleganti signore che si sarebbero tagliate una mano pur di non svelare che andavano in bagno a fare la pipì e usavano la scusa che dovevano incipriarsi il naso, degli incarnati di porcellana che spopolavano nel cinema anni '60.
Io ne ho provate un pò, hd, coprenti, leggere, impalbabili, con grani grossi quanto chicchi di riso ma nessuna è come lei: la mia amata Blended Face Powder di Clinique.



 


Andiamo per gradi: io ho una pelle mista, più grassa nella zona T e secca sulle guancie con couperose. Chiaramente è più reattiva del nocciolo di una centrale nucleare con il risultato che se metto una cipria blanda il fondotinta non mi regge neanche il tempo di uscire di casa mentre se metto una cipria troppo assorbente si secca immediatamente. Una cosina simpatica insomma.
Clinique presenta questa cipria come adatta ad ogni tipo di pelle, anche quelle sensibili, arricchita di minerali e con le seguenti funzioni: "Fissa e perfeziona il makeup, sembra far svanire i pori". Cioè, come facevo a non comprarla?
Ed ho fatto bene perchè questa è una signora cipria. E' una cipria in polvere libera, dai grani fini che la rendono quasi impalbabile ma non finissimi (tipo HD di MUFE per fare un esempio) e quindi è difficile che ci siano svolazzamenti al momento dell'apertura. In primis aiuta la tenuta del fondotinta e opacizza la pelle senza però seccarla, lasciandola molta luminosa e non appiattita. Si fonde immediatamente con la pelle e l'effetto cakey è pertanto scongiurato, a meno che non si esageri con la quantità. Inoltre è leggermentissimamente (ho una passione per le supercazzole.. antani sblinda tutto a destra!!) coprente e ciò aiuta a uniformare ulteriormente l'incarnato. Non evidenzia le zone secche e ultimo punto a suo favore aiuta a minimizzare i pori dilatati, anche se credo ci siano ciprie che facciano molto meglio sotto questo punto di vista (quindi caro Clinique i pori non svaniscono: attenuare è diverso da far svanire.. ok?!). Il risultato è, almeno per la mia esperienza, un'incarnato flawless, liscio e uniforme senza sembrare una a cui hanno appena tirato una cimosa pieno di gesso in faccia.



 
 

La confezione è accompagnata da un piccolo pennello retraibile che rappresenta l'inutilità: le setole sono dure che preferirei piuttosto la cartavetrata in faccia ed è talmente piccolo che se mi dovessi incipriare con quello dovrei prendermi un'intera mattinata. Se proprio non si vuole buttare, può tornare utile per i ritocchi di blush da tenere in borsetta. Io per quelli mi affido già al mio pennellino Essence, quindi per ora sta lì a prender polvere ma rimango fiduciosa di trovare un uso anche a lui (sono ben accetti consigli :))


 

Io ne uso pochissima, tanto che credo che non mi finirà veramente mai, e procedo in questo modo ( probabilmente lo saprete già tutte, ma lasciatemi sproloquiare un pò :)): intingo il pennello, scarico l'eccesso e inizio a tamponare la zona T e per ultime le guancie. Dopo aver applicato il blush sfumo il tutto con un altro velo di cipria con movimenti circolari; in tal modo ottengo un effetto più naturale e aumento la durata anche di quest'ultimo.
Il colore che ho scelto è il numero 08 neutral invisible. Io di solito non lo studio mai attentamente ma per le interessate posto l'Inci.

foto più brutta non la potevo fare.. Sorry

La confezione contiene 35 gr di prodotto ed ha un costo di 30 Euro da Sephora.

Tanto per divagare un pò, a proposito di Sephora: ho lasciato scadere senza acquistare nulla lo sconto del 20% riservato ai possessori della carta Black. Shame on me. Questa me la autodedico (oltretutto nel testo si parla anche di una ragazza che si incipria il naso,quindi cade a pennello): "Shame on you" degli Aerosmith.


Nonostante mi piaccia molto mi piacerebbe però provare anche la Primed&Poreless della Too Faced, dato che si narrano performance quasi mitologiche in quanto ad attenuazione dei pori. Voi ne sapete qualcosa?!

E voi che cipria state usando?! Vi trovate bene?!

xxx

venerdì 19 ottobre 2012

The Song of the Week + Wishlist Nars

Odio questo periodo dell'anno. Non riesco a cogliere la poesia dell'autunno. Oddio forse un pò. Ma non è abbastanza per non farmelo odiare. Odio la brezza gelida del mattino che ti avverte che è il momento di abbandonare short e infradito per ridare il benvenuto a stivali e lana e surrogati. Odio l'abbronzatura che mi abbandona  a chiazze e quello stacco fantastico che si crea fra viso ormai già cadaverico (causa scrub, detergenti etc etc) e corpo che ancora riflette i segni di una passata e gloriosa abbronzatura. Odio la mia pelle che mi fa pagare con brufoli e seccature varie, che mi rendono simile ad una teenager in piena fase scoppio ormanale, i mesi estivi di incarnato quasi perfetto. Ma c'è una cosa che mi mette un minimo di buonomore in questa stagione di transizione: finalmente posso sfoggiare il mio amato Eskimo (in realtà è un parka, ma son sottigliezze...).

Eccolo il mio amato Eskimo!!
L'ho comprato a gennaio scorso per i saldi da Dixie (Dixie senza saldi non ha un rapporto qualità prezzo così invitante, a mio avviso) e da allora me lo metterei pure per andare a dormire. L'eskimo è da quando ho 15 anni che nel mio immaginario rappresenta il capo d'abbigliamento rivoluzionario per eccelenza e questo non solo perchè effettivamente era un capo cult fra i sessantotini ma anche per la omonima canzone di Guccini, in cui si parla di giovani amori e di contestazioni. Ed è proprio questa la canzone di questa settimana che vi vorrei proporre.


Francesco Guccini è uno dei maggiori cantautori italiani: la sua musica è pura poesia, ricercatezza della forma e non solo del contenuto. Nelle sue canzoni si parla di contestazioni, politica ma anche di temi come amore e desiderio. Sicuramente la sua migliore produzione è quella del primo periodo, quella più polemica e passionale: trovo che negli anni sebbene abbia comunque mantenuto standard altissimi (ne è un esempio l'album Addio) i contenuti siano caratterizzati da un maggiore disincanto verso la vita, in poche parole manca quel piglio passoniale della gioventù. Guccini, nato nel 1940 nell'appennino modenese, inizia la sua carriera nel 1967 con l'album "Folk Beat n1", uno dei più bei album di folk all'italiana: a quest'album ne seguiranno più di venti. In gioventù si trasferisce nella politicamente attiva Bologna (a cui dedica una delle sue più belle composizioni, per l'appunto "Bologna"), partencipando in prima persona alla contestazioni di quegli anni: molti dei suoi brani toccano argomenti politici e sociali e ne sono dei bellissimi esempi "L'Avvelenata", "Che Guevara", "La locomotiva" e moltre altre. Non da meno sono le canzoni che dedica invece ad amori perduti, donne mai amate, malinconici ricordi (come ad esempio "Incontro", "Cirano", "Vedi Cara"..). Io ho scelto "Eskimo", in primis perchè è una delle mie canzoni preferite e in secondo luogo perchè si può dire che racchiude in sè tutte le tematiche più care al nostro Guccio: le contestazioni giovanili del '68 fanno infatti da cornice ad un amore ormai finito ma di cui il ricordo è ancora dolce (o quasi..).
Poi non so se avevate già notato ma la descrizione del blog, sotto il titolo, è proprio ispirato ad uno dei suoi più bei album "D'amore, di morte e di altre sciocchezze".

Piccolo aggiornamento sui miei "latitanti" pennelli Real Techniques: chiaramente sono bloccati in dogana, ho dovuto compilare papiri di documenti e rimaranno bloccati minimo altri 45 gg perchè devono essere sottoposti a controllo sanitario. Grazie iHerb per aver dichiarato come contenuto  "integratori alimentari" -.-' . Come se non bastasse sono già stati accreditati solo per il disturbo 11 euro di spese doganali. Grazie signore simpatico della dogana.

Venendo a news un pò più piacevoli, i miei genitori sono partiti per Barcellona e ho scoperto che lì vendono la Nars da Sephora: chiaramente marciando un pò sul senso di colpa di avermi lasciato da sola a casa, gli ho affibbiato una wishlist di tutto rispetto, nella speranza che riescano a trovarmi qualcosina.

Matte Lipstick Terre de Feu // Tinted Moisturized in Saint Moritz // Duo Eyeshadow in Isolde // Powder Blush in Exhibit A // Cream Blush in Penny Lane


Vi è piaciuta la canzone scelta per questa settimana?! E la mia wishlist? Voi cosa avete di Nars o cosa vi piacerebbe provare?

alla prossima

xxx

lunedì 15 ottobre 2012

The Challenge #1: Ombretti in crema

Finalmente esco dalla cripta in cui mi ero seppellita in quest'ultima giorni, causa esame puro concentrato di matematica e statistica: finalmente sono riuscita a darlo, è andato bene ma soprattutto sono a quota meno uno e posso finalmente concentrarmi sulla tesi. Evvai, intravedo la luce!!

In quest'ultimo periodo, di conseguenza, il tempo per truccarmi era relativamente poco ed ho avuto modo di apprezzare la comodità degli ombretti in crema: sono un'ottima base, pertanto si può saltare lo step del primer, sono più pratici rispetto agli ombretti in polvere in quanto non si rischia fall out e non è necessario nemmeno l'uso del pennello, e in più, se son davvero dei buoni prodotti, dovrebbero durare sulla  palpebra all'infinito. Viste tutte queste caratteristiche mi chiedo perchè sia sempre stato un prodotto da me relativamente snobbato: adesso potrei avere milioni e milardi di ombretti in crema super fantastici, declinati in trilioni e triolioni di colori e invece i prodotti in mio possesso sono pochi, colori un pò anonimi e di marche low cost (non che low cost sia sinonimo di pessima qualità, però diciamo che mi sarebbe piaciuto provare anche prodotti un pò più professionali, tipo Mac e MUFE).
Intanto vi propongo un confronto tra gli ombretti cremosi presenti nel mio beauty che sono rispettivamente di ELF, Essence e Maybelline.


 
 
Inizio col presentarvi gli ombretti cremosi ELF della linea Studio, sui quali nutro ancora un pò di dubbi, nonostante sia quasi un anno che sono in mio possesso.
Partiamo dal packaging: di solito trovo abbastanza superfluo parlare del packaging ma questo, cavolo, è davvero scomodissimo! Devono aver sicuramente assoldato una troupe di ingegnieri aerospaziali per riuscire a creare un vasetto così diabolico: innanzittutto è ingombrantissimo e per il prodotto che contiene avrebbero potuto farci risparmiare un bel pò di posto e poi ha dei bordi altissimi e diventa praticamente impossibile prelevare il prodotto con le dita senza affondarci tutta l'unghia dentro (grrr...brividini lungo la schiena!!). Con il pennello l'operazione risulta più semplice ma, a causa della consistenza del prodotto, trovo che poi risulti peggiore la stesura. L'ombretto infatti non si presenta come una crema ma è più consistente, sembra quasi una polvere pressata: io pertanto preferisco di gran lunga l'applicazione con le dita poichè riscaldando il prodotto si ammorbidisce, si gesticono meglio i grumi che si formano e la resa è più omogeneo. La pigmentazione è eccellente e basta una sola passata: anzi è meglio fermarsi ad una sola passata perchè se si stratifica è inevitabile che si creino dei grumetti antiesteci e il prodotto va diritto nelle pieghette. Il finish è metalizzato e molto luminoso. La durata è sicuramente il punto forte di questi prodotti poichè non tendono a sbiadire nell'arco della giornata/serata, sia se usati come base sia se usati da soli. Io posseggo due colorazioni: Smoke, un nero grigio pigmentatissimo e molto luminoso che io amo abbinare con ombretti matt, e Dawn, un color talpa dorato molto caldo che da solo con un rossetto rosso è praticamente perfetto (la stesura di quest'ultimo è peggiore però rispetto al primo). Il prezzo è di 4.50 euro per 10 gr di prodotto e lo potete acquistare sul loro sito.


smoke
Dawn

E adesso invece parliamo di una grande delusione, l'ombretto in crema Stay All Day di Essence: beh il prezzo di questo prodotto non è per nulla elevato e ciò ha mitigato in parte lo sconforto, ma ne avevo sentito parlare talmente bene che ci sono davvero rimasta male. Questo ombretto unisce in sè tutte le caratteristiche che secondo me non dovrebbe avere un'ombretto in crema: è poco pigmentato, tende ad andare nelle pieghette, se non fermato con una polvere tende a svanire lasciando una costellazione anonima di glitter sulla mia palbebra, e soprattutto l'effetto non è metallizzato (come per esempio gli Chanel Illusion d'Ombre) ma è glitterato!! Ora dato che ho sentito tantissime ragazze parlarne bene, credo che fondalmente sia un problema o legato al mio singolo vasetto ( magari era stato gentilmente aperto da qualche unna mesi e mesi fa) o alla mia specifica colorazione: io ho acquistato Steel the Show, un argento con riflessi verde oliva. Non apprezzando per nulla l'uso di questo ombretto da solo, trovo che, abbinato con la palette Misty Green di Kiko della passata collezione Blooming Origami acquisti un pò di credibilità: lo uso come base e lo fisso con il verde matt al centro, veramente poco scrivente, e poi passo a sfumare con i colori più scuri. In questo modo stempero un pò i glitteroni, fisso il prodotto ma l'effetto finale rimane comunque più luminoso e anche la durata ci guadagna un minimo. Il prezzo è 3.29 euro.


steel the show
 
Prodotto che invece sto amando senza riserva alcuna, sono i Color Tattoo della Maybelline: io ho inizialmente acquistato la colorazione nera Timeless Black ed, essendomici trovata DIVINAMENTE, ho acquistato anche quella color tortora Permanent Taupe. Innanzitutto sono totalmente opachi (ebbene sì neanche l'ombra di un glitter!!), caratteristica difficile da reperire negli ombretti cremosi low cost e che li fa diventare dei competitors davvero pericolosi dei Paint Pot di Mac. La pigmentazione è veramente buona e  basta pochissimo prodotto per coprire tutta la palbebra: inoltre si sfumano benissimo e questo consente sia di sfruttarli per trucchi più leggeri il giorno sia per trucchi belli carichi la sera. In questo post vi avevo già anticipato che in quanto a durata erano persino più resistenti dell'emicrania post sbronza da birra: riconfermo il paragone ma aggiungo che se per questi basta un pò di acqua micellare per toglierli completamente, senza dover sfregare ore e ore, beh, per la seconda c'è invece veramente poco da fare se non imbottirsi di moment o oki. Il nero è fra i due quello che mi sta dando più soddisfazioni: se voglio esagerare riesco a creare degli smokey intensissimi senza rischio di trovarmi dopo due ore con la palbebra a chiazze o con la polvere dell'ombretto nero sparsa ovunque panda-style. Ma riesco ad utilizzarlo con sommo gaudio anche il giorno, sfumandolo molto bene e applicando nella piega il bel borgogna della palette Sensual Burgundy di Kiko (se sei così masochista da essere interessato alla recensione, la trovi qui). Il taupe invece mi piace usato da solo con una riga di eyeliner e con rossetti molto intensi (dark side di Mac è la sua morte!!). Il prezzo è 8.90 euro da Acqua e Sapone, un pò più alto dei precedenti ma comunque economico se si pensa alla qualità.


Timeless Black


Permanent taupe

Una grossa pecca di questi prodotti è il ristrettissimo range di colori arrivati in Italia: nero, taupe, azzurro e viola acceso. Vi avverto però che ultimente la gamma si è ampliata: si aggiungono Pink Gold, un rosa con glitter dorati e Metallic Pomenegrate (perchè non gli hanno lasciato il nome fighissimo della versione americana Pomenegrate Punk?!), un borgogna sempre shimmer. Quest'ultimo mi ispirava tantissimo ma ad un primo swatch mi è sembrato simile agli Essence: poco pigmentato e troppi glitter. Però ero di corsa e non ho potuto farmi un'idea chiarissima, se qualcuna lo avesse già provato mi faccia sapere se ho sbagliato e in realtà è l'ombretto più figo e pigmentato della storia. Per uno swatch molto più serio dei miei inutili vaneggiamenti vi rimando a questo blog Belletto! make-up and beauty blog, che io personalmente seguo con molto piacere e gestito da una ragazza carinissima: qui lo swatch dell'ombretto e qui tre looks creati con l'ombretto (uno più figo di quell'altro!!).

Bene e con questo concludo la mia rassegna di ombretti in crema. Come già detto trovo che sia davvero un tipo di prodotto comodissimo e in futuro (molto prossimo, oserei aggiungere) mi piacerebbe provare i famossimi Paint Pot di MAC e gli Acqua Cream di MUFE.
Voi avete prodotti questi prodotti? Quali sono assolutamente da provare?

Alla prossima

xxx




martedì 9 ottobre 2012

Wishlist #1

Wishlist #1
Military Shirt // High Wasted Short // Chealsea Boots // Burgundy Hat // Mac Paint Pot in Soft Ochre // Burgundy Lipstick // Everyday Mineral Brush // Illamasqua Cream Blush in Devour
 

 
 

sabato 6 ottobre 2012

Rimmel Lasting Finish Lipstick by Kate Moss#2

Oggi vi voglio parlare di un rossetto che con molte probabilità non sarebbe mai entrato nel mio beauty se non fosse stato firmato dalla divina Kate Moss.


Ebbeni sì, faccio parte di quella fetta di popolazione che subisce il fascino di questa donna in maniera incredibile: la trovo bellissima, elegante anche senza ricercarlo, semplice e naturale. Durante questi anni è sempre stata sulla bocca di tutti e l'opinione pubblica si è spaccata in due fra sostenitori e avversari: é stata al centro di scandali dovuti alla sua dipendenza da cocaina, a foto che la rietraevano in atteggiamenti compromettenti e alla sua estrema magrezza. Ma sicuramente una cosa è certa.. che vi piaccia o meno, qualsiasi cosa si metta addosso, potete starne certe, dopo un pò diventerà un cult per praticamente mezzo mondo (vedi stivali di gomma Hunters, tanto per citarne uno). In poche parole è la regina Mida del Fashion.
Io personalmente adoro il suo stile: perfetta sul red carpet, nella vita di tutti i giorni e perfino in mezzo al fango di Glanstobury e vi assicuro per esperienza personale che solo lei e pochissime altre riescono a risultare stilose ad un festival rock immerso nel fango.


Ma veniamo al dunque. Il punto forte di questi rossetti sono sicuramente le tonalità proposte, che coprono praticamente tutti i gusti: dal nude ai colori fuchsia e arancio accessi, rossi caldi e freddi e un rosa mauve elegantissimo. La coprenza è elevata ma il finish non è matt: il rossetto infatti è molto cremoso e il risultato finale è molto luminoso. Per intendersi è molto simile agli Amplified Creme di Mac. Nonostante sia molto morbido io non necessito l'utilizzo della matita, in quanto non ho mai notato pericolose fuoriscite. La durata è quella di un normale rossetto, nonostante venga definito Lasting Finish: dopo un'ora perde luminosità e dopo tre ore necessita di una ritoccata. Ho comunque notato che il colore svanisce lentamente e non va nelle pieghette e quindi il risultato non è antiestetico (caratteristica che apprezzo soprattutto quando si parla di rossetti scuri!).


Il colore che ho scelto è il #2, un bel fuchsia scuro: inizialmente non ero convintissima ed ero tentata di prendere l'ennessimo nude (il #3 che fra l'altro è veramente un bel nude.. ci farò un pensierino!!) ma poi swatch dopo swatch è lentamente nato l'amore. E' un colore molto particolare però trovo che in definitiva sia abbastanza portabile soprattutto se abbinato ad un trucco occhi molto sobrio.

luce naturale - una sola passata

Ultimamente mi è sembrato di notare che è molto simile al Centrifuchsia di Lime crime, rossetto che ho avuto modo di apprezzare (=sbavare in modo veramente poco dignitoso) sulla bellissima Viola Killer Colours. Non sono riuscita a trovare più di uno swatches uguale sul web ma se qualcuna ne fosse in possesso mi faccia sapere.

Il prezzo varia fra gli otto euro al drugstore (diciamocelo, suona più figo di supermercato) e i 13 euro di Marionnaud. Io l'ho pagato 9.90 euro da Acqua & Sapone e vi avverto che per tutto il mese è in sconto a circa 5 euro.

A me in definitiva, visto il prezzo, la qualità e la scelta del colore azzeccata è piaciuto: voi lo avete provato?! Anche per voi è promosso?

Al prossimo post (spero non suoni come una minaccia..)

xxx